Come vendicarsi di un coinquilino fastidioso e farla franca: gli scatti impietosi postati sul sito “Il coinquilino di merda”

Giuseppe Fiori, 32 anni, è un moderno antisupereroe che ha deciso di utilizzare il suo genio malvagio per una buona causa: raccontare all’umanità intera la verità, tutta la verità, nient’altro che la verità sulle convivenze forzate. Per riuscire in quest’impresa ha creato una pagina facebook che vanta più di 500.000 like e un blog su wordpress chiamati “Il coinquilino di merda”, oasi satiriche felici nelle quali i coinquilini esasperati ed infastiditi possono postare foto, testimonianze, racconti, e condividerli in forma anonima con la collettività per sfogarsi. Tutti abbiamo sperimentato la convivenza forzata almeno una volta nell’arco della nostra vita: da studenti, ma anche da lavoratori, siamo stati costretti ad affittare una stanza perché non potevamo permetterci un intero appartamento. Molte volte si trovano coinquilini deliziosi, si stringe un rapporto di amicizia profondo che perdura nel corso degli anni. Altre volte, invece, si trovano persone irrispettose, indisponenti, disordinate, sporche, e chi più ne ha più ne metta. Il tuo coinquilino è partito in vacanza, ha dimenticato del cibo deperibile in frigo e, al tuo ritorno, trovi  dei simpatici vermi che ballano il waka waka? Puoi postare una foto per svergognarlo su facebook. La tua coinquilina si è dimenticata il rubinetto della vasca aperto e il bagno di casa si è trasformato in una adorabile piscina? Niente di più catartico e liberatorio che postare una foto dell’accaduto su facebook e ricevere la solidarietà di migliaia di altri coinquilini.  

Quando ti è venuta l’idea di creare il sito e la pagina facebook de “Il coinquilino di merda”, meglio noto ai più con l’acronimo CDM? Per caso in un momento in cui condividevi la casa con qualcuno e hai dovuto sopportare uno dei classici episodi che nascono dalle convivenze forzate? Raccontami come è nato il progetto.

Ero in camera mia e la mia coinquilina dell’epoca (non dirò che epoca) era in corridoio, intenta come sempre ad asciugarsi i capelli con il phon a due centimetri dalla porta della mia stanza. Ero abbastanza esasperato da lei, e quindi a quel punto mi si pose la scelta di andare a menarla o sfogare la mia frustrazione in altro modo. Decisi così di aprire una pagina Facebook per vedere se questa cosa la vivevo solo io, o se c’erano altri come me.

Com’è il coinquilino di merda tipo? Tracciami un suo identikit.

Ah guarda, qui davvero non esistono regole generali! Il coinquilino di merda tipo non esiste, tutti sono (anzi siamo) coinquilini di merda, ognuno a modo suo. Per me quello che pulisce casa tutti i giorni può essere più fastidioso di quello che non pulisce mai.

Hai diviso i cdm in varie categorie: il Cuoco; il Fumetto; il Genio; il Greenpeace; il Principe; l’Uomo; la Principessa. Non pensi che possano esserci altre inesplorate categorie di cdm?

La divisione che citi tu è quella del blog, è una cosa nata agli albori della pagina. Quelle divisioni sono un po’ approssimative. Ora, dopo un paio d’anni di indagine sul campo, posso dirti che le categorie sono molte di più! Ne ho individuate almeno una ventina, ma per pubblicare i risultati definitivi mi serve ancora tempo!

Hai fatto un fumetto, un calendario e perfino pubblicato un libro edito dalla Mondadori intitolato “Il coinquilino di merda. Manuale di non sopravvivenza”. Cos’altro ci tieni in serbo per il futuro? La stampa di magliette e gadget?

Ci sono altri progetti in ballo, di cui per ora non posso dire niente. Aspettiamo e incrociamo le dita!

Ho visto su internet il proliferare di altre iniziative simili alla tua: il fidanzato di merda; l’ex fidanzato di merda; il padrone di casa di merda; l’amico di merda; il collega di merda eccetera eccetera. Sono iniziative tue o di altre persone? Cronologicamente quale di queste pagine facebook è nata prima?

Il coinquilino di merda è stata la prima, anche se tutte le altre sono nate dopo pochissimo. Sono iniziative di altre persone, iniziative che mi onorano molto. Un sito (il meglio di internet) aveva dedicato un articolo all’argomento, e ne aveva stilate almeno una cinquantina. Penso sia normale, perché ogni categoria umana, professionale ed affettiva ha il suo lato di merda, quindi direi che è giusto parlarne.

Pensi che, se i post non fossero pubblicati in forma anonima, potrebbero succedere delle vere e proprie tragedie?

Probabile! Mi succede spesso che gente si riconosca in un determinato post e mi scriva: ma quella cosa te l’ha scritta il mio coinquilino (segue nome)? Altre volte mi è stato proprio chiesto di cancellare i post, perché nelle case da cui erano arrivate le foto era scoppiato il finimondo. Ma la cosa più allucinante è quando mi contattano gli autori delle foto. Alcuni di loro, quando scrivono il proprio nome su Facebook, hanno sempre come primo risultato un post del coinquilino di merda. Se cerchi lavoro e il tuo datore di lavoro fa qualche ricerca su di te, potrebbe non essere divertente. In tutti questi casi io cancello tutto.

Qual è la foto più divertente che hai mai ricevuto e pubblicato come testimonianza dei cdm?

Non posso non citare, come ogni volta che ricevo questa domanda, quella del piccione morto nel gabinetto. È una foto che ha in di sé l’incuria dei coinquilini che lasciano la finestra aperta, la tragedia della sofferenza del piccione e uno schifo generale che è trashissimo. E poi fa ridere. Però voglio citarne anche una che ho ricevuto di recente, quella dei coinquilini che giocano con la Plasystation (per la precisione a Tekken) con un proiettore nel muro del palazzo di fronte. Spettacolo e record di like: credo che lì abbiamo superato i 20mila.

Il post più divertente?

Uno dei primi: «il coinquilino di merda è calabrese». Una frase un po’ razzista ma divertentissima, che ha scatenato una selva di commenti nel sito che sono andati avanti per mesi e mesi. Di recente invece mi è piaciuto tantissimo questo: «La coinquilina di merda è astemia». Anche qui selva di commenti e lotta senza quartiere!

Come fai ad essere certo che si tratti di storie vere e non inventate? 

Grande dilemma! Per le foto faccio sempre qualche ricerca su google immagini, per il resto vado a intuito: quando uno racconta una storia che è vera si vede! Le storie migliori hanno proprio il sapore della realtà, e sono così allucinanti che per inventarle ci vorrebbe un genio. Quindi se qualche genio ce l’ha fatta, direi che la pubblicazione se l’è guadagnata lo stesso, e va bene così.

Qual è la cosa che ti ha dato maggiore soddisfazione finora, portando avanti questo progetto?

I ringraziamenti di chi mi dice che a volte la vita in coinquilinaggio è dura, e che fare un giro sulla pagina del cdm li fa stare meglio. E poi i ringraziamenti da chi quella vita non la fa più, ma grazie ai post della pagina è tornato ai suoi anni dell’università. Per me ricevere questi complimenti è davvero bello.

Progetti per il futuro?

Sviluppare il progetto del coinquilino di merda e poi un viaggio lunghissimo!

Seguite le avventure del CDM su facebook:

https://www.facebook.com/ilcoinquilinodim?fref=ts

e sul suo simpatico bloggino su wordpress:

http://coinquilinodimerda.wordpress.com/

Copyright © 2015 Jolery - Riproduzione riservata
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