Italiani nel mondo, il gruppo Facebook che fa sentire meno lontani da casa




Scrivono da tutti i continenti, pubblicando foto per augurare il buongiorno ai propri connazionali sparsi in giro per il mondo, e postano frasi di incoraggiamento da più di

settanta Paesi diversi: sono i 17.500 membri del gruppo facebook “Italiani nel mondo!”, in costante crescita. Sono tutti accomunati da un unico destino: quello di vivere lontani dall’Italia, e lo affrontano con coraggio e spirito di avventura.

La vita all’estero può essere davvero dura, perché ti porta a stare lontano dalla tua famiglia, dagli amici, dal luogo in cui sei cresciuto, ma far parte di questo gruppo è come entrare in una grande, immensa famiglia allargata, e ti fa sentire un po’ a casa. Il bisogno di confrontarsi con altri italiani che vivono le stesse difficoltà è talmente forte che sono numerosissimi i gruppi su facebook costituiti con questo scopo, praticamente uno per ogni Paese: Italiani in Belgio; Italiani in Danimarca; Italiani in Inghilterra; Italiani in Francia; Italiani in Svizzera; Italiani in America; Italiani in Australia, Italiani in Giappone, solo per fare alcuni esempi. Sono tutti gruppi utilissimi, sia per ambientarsi e socializzare che per avere informazioni di carattere pratico e burocratico. Esistono addirittura gruppi più specifici, suddivisi per singole città: Italiani a Londra; Italiani a Bruxelles; Italiani a Parigi; Italiani a Melbourne, e l’elenco potrebbe continuare a lungo.  Ma la famiglia che racchiude proprio tutti, a prescindere dal Paese in cui si trovano, è il gruppo “Italiani nel Mondo!”. Idealmente è come se volesse riunire tutti gli italiani in una sorta di casa virtuale, con lo spirito di scambiarsi informazioni utili ma anche solo frasi di incoraggiamento che aiutino a sopportare l’inevitabile malinconia. L’atmosfera che si respira nel gruppo è molto positiva e rassicurante. Ti svegli al mattino e trovi in bacheca post con fotografie di luoghi incantevoli e sotto frasi che ti augurano il buongiorno in tutte le lingue: guten morgen; guten tag; god morgen; boker tov; buenos dias; bom dia; good morning; bonjour; għodwa t-tajba; bongu ; morge zäme; goedemorgen; dzień dobry. E’ come se ci si conoscesse tutti di persona, anche se non ci si è mai visti in faccia. Molti postano foto di piatti tipici italiani, facendoti sentire orgoglioso della tua italianità e aiutandoti a mantenere alto il buonumore. È fortissimo il senso di appartenenza, e ogni utente regala un piccolo ma prezioso contributo alla comunità. Tutti i membri insieme, nessuno escluso, tengono alto il nome dell’Italia nel mondo.

Scambiamo quattro chiacchiere con l’amministratore del gruppo, Dario Dominin, torinese trapiantato a Bruxelles per lavoro.

 

Quando e come è nata l’idea di creare il gruppo facebook “Italiani nel mondo”?

L’idea è abbastanza recente, e risale ad una sera di aprile del 2013. Tutto è nato come un gioco, e davvero non mi aspettavo l’adesione di un numero così grande di persone! Ma dopo pochissimo tempo mi sono reso conto che il progetto stava prendendo piede e, a dire la verità, anche tanto tempo! Attualmente abbiamo 17.500 iscritti e le richieste di adesione sono circa un centinaio al giorno, e vanno controllate una per una.

Qual è lo scopo che si propone di raggiungere questo gruppo? Riunire tutti gli italiani che vivono all’estero per quale fine? Scambiarsi consigli pratici? Aiutarsi? Consolarsi e sentirsi meno soli mentre si affronta un'esperienza lavorativa lontana da casa e dai propri cari?

Lo scopo del gruppo è quello di condividere, attraverso foto e post, le proprie esperienze nel mondo e, in modo amichevole, informazioni utili sul paese dove ognuno di noi si trova. E poi, perché no, anche mettere in contatto tutti i nostri compatrioti in giro nel mondo. Ad esempio abbiamo organizzato un incontro per tutti gli appartenenti al gruppo “Italiani nel mondo” ad Amsterdam, il 7 giugno scorso. 

C’è l’idea di creare, magari in un secondo momento, anche un sito?

Molte volte ho pensato di creare siti, pagine, gruppi paralleli o di approfondimento, ma poi mi sono reso conto che è meglio concentrare tutte le discussioni ed i post in un unico gruppo. Appunto il gruppo facebook "Italiani nel Mondo".

In un’epoca in cui, mai come prima, gli italiani si trovano a fronteggiare l’emergenza lavoro e sono costretti a lasciare il proprio paese per cercare un impiego altrove,  sono numerosissimi i gruppi simili al vostro: Italiani in Germania, Italiani in Svizzera, Italiani nel Regno Unito ecc. ecc.  Secondo te si tratta solo di un fortissimo bisogno identitario, della necessità di mantenere, in qualche modo, un contatto con la propria cultura di origine? Oppure ci sono anche altre necessità alla base della nascita spontanea di tutti questi gruppi?

Concordo con te, facebook è pieno di gruppi di Italiani 'everywhere'. Un gruppo può aiutare a condividere le proprie esperienze e, perché no, aiutare chi, come noi, vuole intraprendere un'esperienza all'estero.

È mai accaduto qualche episodio spiacevole? Ci sono state persone che hanno tentato di utilizzare questo gruppo per fini commerciali o  poco leciti? 

Man mano che il gruppo prende piede, comincia anche ad essere abbastanza "famoso", e questo porta a tantissime richieste di adesione, circa cento al giorno. Questo è un po’ il prezzo da pagare per un gruppo così numeroso. Comunque, per tranquillizzare gli amici del gruppo, vorrei precisare che controllo una per una tutte le richieste di adesione. Ormai ho preso una certa dimestichezza a capire quali profili sono "falsi" quindi state tranquilli , tutti gli attuali 17.500 utenti sono reali.

Ci sono stati rari casi di persone che, una volta dentro al gruppo, hanno rivelato le proprie vere intenzioni. Qualcuno lo aveva preso per un gruppo di incontri, oppure voleva utilizzarlo per vendere oggetti a dei prezzi impossibili. Chiaramente questi utenti sono stati subito allontanati e bannati definitivamente dal gruppo.

Problemi di netiquette all’interno del gruppo? Parlami un po’ dei problemi quotidiani che si possono incontrare nel gestire una comunità così numerosa.

Ho affrontato diverse fasi prima di capire come gestire un gruppo che pian piano diventava sempre più grande; c'e' stata la prima fase in cui ero troppo rigido,  poi sono stato troppo permissivo, ora dopo molta pratica ho migliorato il modo in cui gestisco il gruppo e penso che tutti gli amici del gruppo se ne siano accorti.

Comunque posso confermare che gestire un gruppo non è facile. Ci vuole tempo e dedizione. Un paio di  volte è successo che ho ricevuto 'parole non proprio educate', però per un insulto preso ho ricevuto anche tantissimi complimenti. Questo mi da’ la forza e l'entusiasmo per andare avanti , per cui … Viva gli “Italiani nel mondo!”.

 

Unisciti al gruppo “Italiani nel mondo!” su facebook:

https://www.facebook.com/groups/Italiani.Mondo/

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